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Chiesa Parrocchiale di Brolo dedicata a S. Antonio abate

L’antico oratorio, ingrandito nel 1780 nelle dimensioni della Chiesa attuale, fu costruito poco prima del 1600 in un prato ai piedi del monte Cregno, donato a tale scopo da Giovanni Clerici (del chierico). Questo oratorio era rivolto a mezzodì, terminato con due muri di volta che poggiavano sopra una colonna situata nel mezzo, con una porta grande ed una finestra a fianco della porta. Aveva due altari: uno dedicato a S. Antonio abate nella navata fatta verso mezzogiorno, cinto di assi di legno; l’altro dedicato allo Spirito Santo rivolto a settentrione. Aveva una piccola sacrestia e un campanile con una sola campana.
Dal 1651 al 1658 fu costruita la sacrestia e l’11 maggio 1666 Alessio de Alessi di Brolo iniziò con l’offerta di un prato e di L. 100 la sottoscrizione per il nuovo presbiterio, che tuttavia non potè subito essere eseguito perchè portava una spesa rilevante. Si pensò intanto ad innalzare le sette colonne del portico e a lastricare e riparare la Chiesa in modo conveniente.
Il 30 agosto 1698, dietro istanza della comunità di Brolo, Mons. Maraviglia concedeva il permesso di erigere nell’oratorio un nuovo altare da dedicarsi a Gesù Crocifisso. Il 27 settembre 1699 un grande Crocifisso fu collocato nella cappella. Il Crocifisso è in legno ricoperto di un leggero strato di teloplastica, dipinto a colori naturali. La devota scultura venne valorizzata da una preziosa reliquia che poche chiese al mondo hanno la fortuna di avere: è una piccola scheggia del legno della vera Croce su cui fu inchiodato Nostro Signore Gesù Cristo. Autenticata da due decreti vescovili – uno del card. Pozobonelli di Milano (1753), l’altro di Mons. Mattia Vicario vescovo di Novara nel 1902 – questa preziosa reliquia non poteva avere reliquiario più devoto e più degno dello stesso Crocifisso già tanto venerato. Fu così infatti che i nostri padri decisero di inserirla nella croce col documento che ne attestava l’autenticità.
Il Vescovo di Novara, in data 27 aprile 1767, firmò il decreto di erezione della nuova parrocchia sotto il titolo di S. Antonio abate.
Si decise in seguito di allungare la Chiesa con l’aggiunta del presbiterio del coro e della sacrestia: il 4 dicembre 1781 iniziarono gli scavi delle fondamenta.
Gli anni 1782 e 1783 furono completamente impiegati alla ricostruzione della Chiesa. I lavori di restauro e di ampliamento furono sostanzialmente terminati entro l’anno 1783.